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mercoledì 5 gennaio 2011

Esperimento di Louis Pasteur

LA DEFINITIVA FINE DELL'IPOTESI DELLA GENERAZIONE SPONTANEA

È il 1668: si accetta che le mosche non si generano spontaneamente dalla carne in putrefazione, ma da uova deposte sulla carne in putrefazione da altre mosche.

Smentita per le larve di mosca, la teoria della generazione spontanea resisterà ancora oltre un secolo per spiegare la generazione di altri organismi microscopici.

Non molto tempo dopo, nel 1675, lo scienziato Anton van Leeuwenhoek, con un rudimentale microscopio da lui stesso costruito, scoprì l’esistenza di minuscoli organismi che pullulavano nelle acque in cui era stata lasciata un po’ di sostanza organica.

La domanda che si pose fu:

"come nascono questi organismi così piccoli, non visibili a occhio nudo ?"

A questo momento gli scienziati ripresero nuovamente a discustere da dove avesse origine la vita.
Quasi tutti gli scienziati dopo l’esperimento di Francesco Redi ammettevano che gli organismi visibili a occhio nudo come i vermi o le rane, o gli insetti, si originassero da altri organismi viventi e non da materia non vivente.

Nel 1745 alcuni scienziati tra cui il sacerdote John Needham sostennero che i microrganismi si generavano per generazione spontanea.

Pallone a collo di cigno

Le discussioni continuarono per molti anni e terminò nel 1864 quando il biologo francese Louis Pasteur (1822–1895) fece l’esperimento che è passato alla storia col nome di: “esperimento coi palloni a collo di cigno”.



Descriviamo l’esperimento fatto da Pasteur: in un contenitore di vetro con un collo molto sottile e curvo (detto, per la sua forma, "pallone a collo di cigno"), mise un brodo che fece bollire per più di un'ora così da uccidere tutti i microrganismi presenti, senza chiudere il recipiente, spenta la fiamma, e il liquido contenuto nel recipiente cominciò a raffreddarsi, l’aria esterna che conteneva batteri e altri microrganismi iniziava ad entrare; ma questi a contatto con il liquido ancora bollente che trovavano all’interno del recipiente, venivano uccisi, quindi Pasteur, dopo alcuni mesi, andò ad osservò il brodo contenuto nei palloni a collo di cigno e vide che si era conservato limpido e questo indicava che non erano presenti microrganismi, mentre nella parte più esterna del collo ricurvo c’era della polvere che risultò formata da microrganismi entrati dall'apertura del collo. In queste condizioni nel brodo non c’erano forme di vita.






I sostenitori dell’ipotesi della generazione spontanea dicevano che Pasteur facendo bollire a lunga il brodo, aveva distrutto “il principio vitale” da cui spontaneamente si originavano i microrganismi, che quindi non potevano svilupparsi.

Pasteur mostrò che se si fosse rotto il collo del pallone ponendo il brodo a contatto con l’aria, dopo poche ore il brodo diventava torbido per la presenza di microrganismi che poi avrebbero continuato a svilupparsi e che se esisteva tale principio vitale con l’ebollizione questo non veniva distrutto.



Perché Pasteur durante l’ebollizione lasciò il contenitore aperto?
Lasciandolo aperto nuova aria poteva entrare e circolare liberamente nel pallone di vetro, quindi non veniva impedito a nessun gas necessario alla vita di venire a contatto col brodo.

Perché Pasteur pensò di utilizzare un contenitore con un collo sottile e curvo?
A causa del lungo percorso tortuoso, i microrganismi presenti nell’aria si depositavano nel collo senza raggiungere il brodo dove poteva arrivava solo aria pulita senza microrganismi.
L’esperimento di Pasteur conferma che senza l’arrivo di organismi viventi nel brodo non si 
generano spontaneamente organismi viventi.

Pasteur col suo esperimento ha dimostrato che ogni organismo vivente proviene sempre e soltanto da un altro organismo vivente.

Oggi alla domanda: “Da dove ha origine la vita?” possiamo dare la seguente risposta:

la vita si genera solo dalla vita. 


Qui puoi vedere un video