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giovedì 18 aprile 2019

Effetto serra

Effetto Serra: cos’è, quali sono le cause e come limitarlo




Si parla spesso dell’effetto serra e del grandissimo problema del surriscaldamento globale, anche se a dire il vero non se ne parla ancora abbastanza. Sono in pochi a conoscere realmente il significato di effetto serra, così come sono sempre di meno le persone che se ne preoccupano: sembra quasi che questo fenomeno allarmante sia stato interiorizzato e dimenticato. Ma cos’è l’effetto serra? Perchè il surriscaldamento globale deve farci preoccupare e soprattutto cosa possiamo fare per limitare i danni ed i rischi che stiamo provocando alla nostra stessa esistenza?

Cos’è l’effetto serra?

L’effetto serra è un fenomeno atmosferico-climatico del tutto normale, che permette alla Terra di raggiungere un livello di riscaldamento ottimale. Questo fenomeno è dovuto alla presenza nell’aria dei cosiddetti gas serra (tra i quali troviamo ad esempio l’anidride carbonica, il metano, l’ozono ed il vapore acqueo): sono questi infatti che permettono ai raggi solari di attraversare l’atmosfera e di riscaldare quindi la Terra, che altrimenti avrebbe una temperatura eccessivamente bassa. In pratica, se non ci fossero i gas serra il calore dei raggi solari rimarrebbe bloccato dall’atmosfera e non potrebbe arrivare sulla Terra, quindi non potremmo nemmeno sopravvivere.
Grazie all’effetto serra quindi, la temperatura della Terra si è mantenuta fino ad oggi a livelli ottimali per la sopravvivenza delle varie specie (compresa quella umana): i gas serra sono in grado di aumentare la colonnina di mercurio di circa 33°. Questi gas inoltre lasciano passare i raggi solari attraverso l’atmosfera, ma non solo: bloccano la radiazione IR (chiamata IR termico) emessa dalla terra. La terra infatti assorbe la radiazione emessa dal sole per circa il 50% e la riemette in atmosfera. Questo IR termico emesso dalla terra e trattenuto dai gas serra mitiga il clima sul nostro pianeta.
Se questo sistema in perfetto equilibrio subisse variazioni significative, la vita sul nostro pianeta potrebbe risentirne in modo catastrofico e questa è proprio la strada a cui stiamo andando incontro.
Questi gas inoltre lasciano passare i raggi solari attraverso l’atmosfera, ma non solo: bloccano la radiazione IR (chiamata IR termico appunto ) emessa dalla terra. La terra infatti assorbe la radiazione emessa dal sole per circa il 50% e la riemette in atmosfera. Questo IR termico emesso dalla terra e trattenuto dai gas serra mitiga il clima sul nostro pianeta.

Perchè l’effetto serra si è intensificato?

Il problema che deve farci preoccupare è che l’effetto serra negli ultimi decenni si è intensificato notevolmente poichè sono aumentate in modo esponenziale le emissioni di gas serra nell’atmosfera. Le principali cause sono da rintracciare nello sviluppo industriale e nella deforestazione che hanno determinato un incremento esagerato di metano, protossido d’azoto e anidride carbonica nell’aria. 
A ben vedere, però, le cause dell’effetto serra sono da attribuire ad ognuno di noi: nel nostro piccolo dovremmo mettere in atto una serie di accortezze e comportamenti volti a limitare queste emissioni ma spesso e volentieri ce ne dimentichiamo e preferiamo vivere nella comodità.

Quali sono i rischi del surriscaldamento globale

Se l’effetto serra viene alterato in modo eccessivo si andrà incontro al fenomeno del surriscaldamento globale: le temperature della Terra saranno destinate ad alzarsi sempre di più e questo naturalmente porterà con sè una serie di conseguenze allarmanti. Nell’ultimo secolo la temperatura media del nostro pianeta è aumentata di 0,76° e le stime non sono certo positive: si prevede infatti un ulteriore aumento, nel XXI secolo, che può andare da 1,1 a 6,4°!
Se le temperature si alzeranno in modo eccessivo, le conseguenze da affrontare saranno diverse e su più fronti: dal problema dell’agricoltura e delle coltivazioni a quello della biodiversità; dalla sempre più carente disponibilità di acqua all’economia umana. Per non parlare, poi, del clima che inevitabilmente vedrà l’accentuarsi di fenomeni quali inondazioni, uragani e così via.

Cosa posso fare io per ridurre l’effetto serra?

Prima di vedere che cosa possiamo fare noi personalmente al fine di ridurre l’effetto serra. Ecco un chiaro video per capire di che cosa abbiamo parlato sino ad ora.

Il mondo potrebbe essere salvato dall’effetto serra se ciascuno di noi si impegnasse nella riduzione del proprio impatto sull’ambiente. Nello specifico ecco 10 cose che io e te possiamo fare.

1.   Viaggiare quanto possibile in modo sostenibile: il traffico urbano è infatti uno dei primari responsabili del riscaldamento globale. Limitare l’utilizzo dell’auto è un buon inizio per partecipare a salvare il pianeta.
2.   Tenere bene la propria auto: una macchina efficiente limita di sicuro la produzione di gas serra, maggiori se l’auto funziona male. Curiamoci di gonfiare i pneumatici, controllare l’olio, fare rifornimento quando le temperature sono basse (per evitare l’evaporazione di carburante), non lasciare l’auto accesa quando in sosta.
3.   Usare quanto possibile i mezzi pubblici o viaggiare in più persone o andare a piedi.
4.   Utilizzare la bicicletta almeno per i brevi spostamenti, fa bene alla salute tua e quella dell’ambiente.
5.   Ridurre il consumo energetico a casa: scegliere elettrodomestici con basso consumo energetico.
6.   Risparmiare energia elettrica: spegnere le luci se non serve, spegnere del tutto gli elettrodomestici, non lasciandoli in standby.
7.   Installare fonti di energia rinnovabile: pannelli solari, fotovoltaici etc.
8.   Cambiare le abitudini alimentari, limitando il consumo di carne a solo un paio di giorni alla settimana. L’allevamento di bestiame costa energia e il settore agricolo produce molti gas serra.
9.   Modifica i consumi: acquista prodotti a Km 0. Il trasporto dei prodotti costa grandi quantità di emissioni di gas.
10.            Riciclare e riutilizzare confezioni e contenitori, può ridurre l’impatto ambientale. Fai quindi la raccolta differenziata.

Ecco un video informativo che riassume quello che può fare ognuno di noi per cercare di ridurre il proprio impatto sull’ambiente.



Piogge acide


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Piogge Acide: cosa sono e quali sono le conseguenze del fenomeno

 

Cosa sono le piogge acide?

Le piogge acide sono delle precipitazioni piovose (che possono però avvenire anche sotto forma di neve o grandine) ricche di particelle e molecole acide che solitamente si trovano nell’atmosfera ma per via di questo fenomeno si depositano al suolo.
Nelle piogge acide troviamo principalmente acido solforico (70%) e ossidi di azoto (30%): questi composti rendono il ph dell’acqua minore di 5 e proprio per tale ragione le piogge si possono definire appunto acide. In condizioni normali, invece, la pioggia ha un ph compreso tra 5 e 6,5 perchè composta esclusivamente da acqua distillata e pulviscolo atmosferico.



Quali sono le cause delle piogge acide?

Il formarsi delle piogge acide è dovuto ad un aumento, nell’atmosfera, di anidride carbonica (CO2), ossidi di zolfo e ossidi d’azoto (quest’ultimi in misura ridotta). Tale aumento può essere determinato da cause naturali ma anche e soprattutto dall’attività umana, che abbiamo già visto essere responsabile anche dell’Effetto Serra e del Surriscaldamento Globale. Il massiccio utilizzo di combustibili fossili da parte dell’uomo non farà che peggiorare questa situazione, provocando sempre più quantità di piogge acide, se non si arriva ad una risoluzione del problema.

Quali sono le conseguenze delle piogge acide?

Le piogge acide ed il loro progressivo intensificarsi ha delle conseguenze devastanti, non solo per la nostra salute ma anche per la sopravvivenza dell’ecosistema stesso.

I danni alla salute umana

La pioggia acida va ad intaccare e alzare i livelli di tossicità degli alimenti che vengono coltivati: questo ha effetti gravi sulla nostra salute, che possono manifestarsi con patologie circolatorie, problemi respiratori ma anche con forme tumorali, specialmente ai polmoni.

I danni all’ambiente

Naturalmente, anche l’ambiente naturale è esposto ad un alto rischio per via dell’intensificarsi della pioggia acida: questa infatti va ad intaccare la crescita e le capacità riprodduttive delle piante, riducendole drasticamente.

I danni alle strutture

La pioggia acida provoca, a lungo andare, anche gravi danni alle strutture: l’acido solforico tende infatti a corrodere i materiale accelerandone il decadimento. Questo vale per la maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione di edifici, compreso il cemento armato.

Come si potrebbe limitare il problema?

Il problema delle piogge acide potrebbe essere limitato dal minor impiego, da parte delle industrie ma anche di ogni singolo individuo, di combustibili fossili. Abbiamo già parlato delle auto elettriche e delle fonti di energia rinnovabile: queste sono le soluzioni che si spera in futuro porteranno tutti i Paesi ad adottare uno stile di vita differente e rispettoso dell’ambiente.
I problemi ambientali legati all’inquinamento (Effetto Serra, Surriscaldamento Globale, Piogge Acide) sono già sul tavolo di discussione dei Paesi Sviluppati e si spera che prima o poi riescano a trovare una soluzione definitiva che possa quantomeno arginare un problema che sta assumendo dimensioni davvero allarmanti. Nel frattempo noi, nel nostro piccolo, possiamo solo cercare di limitare l’utilizzo di combustibili fossili. 

giovedì 11 aprile 2019

Nudibranchi



Regno: Animali
Phylum: Molluschi
Classe: Gasteropodi
Ordine: Opistobranchi

La parola NUDIBRANCHI viene dal latino nudus (nudo) e dalla parola greca brankia (branchia), e significa con le branchie nude
Il termine "lumache di mare" è spesso riferito ai Nudibranchi, 
Si possono incontrare in tutti i mari del pianeta.
La maggior parte delle specie vive in acque calde e poco profonde.
I nudibranchi sono dotati di corpo morbido e flessibile.
Ciò che certamente caratterizza i nudibranchi è l’incredibile varietà di colori e disegni sfoggiati dai nudibranchi sui loro manti, una varietà tale da non trovare simili in alcun altro genere animale.
Le forme e i colori possono variare enormemente, le dimensioni variano da 1 a 60 centimetri.
Sono animali tipicamente bentonici cioè vivono in stretto contatto con il fondo (anche se alcuni, come la ballerina spagnola, possono nuotare tramite i movimenti del corpo).
Sono animali ermafroditi, ma non possono autofecondarsi.
Sono animali carnivori.
sono dotate di occhi primitivi, assai diversi da quelli dei parenti più prossimi come i polpi, e sono in grado di distinguere solamente i cambiamenti di luce.
Le branchie, gli organi che presiedono alla respirazione, in tutte le specie sono esposte e nella grande maggioranza dei nudibranchi esse si trovano sul dorso.
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