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domenica 25 novembre 2018

Infarto del miocardio


L’infarto è la morte di una parte del muscolo cardiaco dovuta al mancato apporto di sangue per un certo periodo di tempo (ischemia prolungata)
La maggior parte degli infarti si verifica a causa della formazione di un coagulo di sangue (trombo) che va ad ostruire una o più arterie coronarie (le arterie che portano sangue ossigenato e sostanze nutritive al muscolo cardiaco); normalmente la trombosi si verifica a causa di un accumulo di colesterolo e cellule, che si produce lentamente all’interno di una coronaria e che può rompersi improvvisamente; questa lesione provoca l’aggregazione delle piastrine e la formazione di un trombo; il trombo ingrandendosi finisce con l’ostruire completamente la coronaria, interrompendo il flusso di sangue.
Se il coagulo non viene rimosso rapidamente, la zona di miocardio irrorata da quell’arteria muore e si verifica l’infarto.
L’infarto colpisce gli uomini con maggior frequenza rispetto alle donne nelle età più giovani; le donne sono colpite con maggiore frequenza in età avanzata e la malattia si manifesta in modo più grave.

FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio dell’infarto del miocardio sono:
  • Età
  • Elevati livelli di grassi nel sangue: È quello che viene chiamiaato ipercolesterolemia, cioè una elevata quantità di colesterolo nel sangue (200 mg/dl). Il nostro corpo produce un colesterolo “buono”(HDL)che aiuta apulire le nostre arterie ed un colesterolo “cattivo” (LDL). Quello “cattivo”, se raggiunge livelli elevati, si deposita lentamente nelle arterie facilitando le occlusioni.
  • Elevata pressione arteriosa – È ciò che chiamiamo ipertensione, ovvero, l’alta pressione del sangue (maggioredi140/90 mmHg);
  • Diabete: Alti livelli di zucchero nel sangue danneggiano i vasi sanguigni
  • Sovrappeso e/o obesità
  • Familiarità (genitori, fratelli/sorelle, figli) per l’infarto
  • Uso di droghe
  • Il fumo di sigaretta e più in generale di tabacco riduce il trasporto di ossigeno ai tessuti; aumenta la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.




Questi fattori sono spesso la conseguenza di uno scorretto stile di vita: alimentazione troppo abbondante e ricca di sale, grassi animali e colesterolo, e povera di fibre, ridotta attività fisica e abitudine al fumo di sigarette.

SINTOMI
Il sintomo più caratteristico dell’infarto è il dolore, che può restare localizzato e limitato al torace o irradiarsi alle spalle e alle braccia (più comunemente il braccio sinistro), al collo, alla mandibola, ai denti, al dorso.
Il dolore può assumere la caratteristica di una morsa stretta intorno al torace o come un peso che schiaccia il torace o di mal di stomaco, come per un’indigestione.
Il dolore può essere violento; dura in genere20 minuti o più.
L’infarto rappresenta un’emergenza e nel sospetto che si stia verificando un infarto è necessario non perdere tempo e chiamare immediatamente il 118 per essere trasportati da un’ambulanza verso l’ospedale più vicino.

PREVENZIONE
L'infarto del miocardio può essere prevenuto trattando i fattori di rischio e modificando il proprio stile di vita. In particolare è importante:
  • Seguire un'alimentazione sanaricca di fibre (frutta, verdure, legumi) e pescepovera di grassi saturi (che si trovano nelle carni rosse, salumi, insaccati, formaggi) e con il giusto contenuto di calorie.
  • Diminuire il consumo di caffè (non più di una tazzina al giorno) di bevande zuccherate, di bevande alcoliche, di cibi con elevato contenuto di colesterolo (uova, carne, burro, salumi, formaggi e frattaglie).
  • Bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
  • Ridurre gradualmente la quantità di sale aggiunto alle pietanze e i cibi saporiti (dado da cucina, cibi in scatola, carne, tonno, sardine, alici ecc, salse, sottaceti, formaggi, salumi e insaccati) e la quantità di cibo che si mangia. La quantità di sale introdotto nella alimentazione, infatti, dipende sia dal sale aggiunto da noi nella preparazione del cibo, sia dalla quantità di cibo che si mangia. La quantità di sale che si consuma nella giornata NON dovrebbe superare i 5 grammi al giorno (un cucchiaino da tè). E’ importante leggere sempre l’etichetta dei prodotti confezionati che comperiamo, in modo da valutare la quantità di sale: se si mangia un prodotto salato è importante compensare con un altro senza o con basso contenuto di sale.
  • Limitare il consumo di alcol (non più di 1 bicchiere di vino al giorno per le donne, non più di 2 per gli uomini).
  • Scendere di peso in caso di sovrappeso/obesità
  • Praticare regolare attività fisica aerobica (almeno 30 minuti di camminata a passo veloce, bicicletta, nuoto, per almeno 5 volte/settimana)
  • Smettere di fumare
  • Imparare a gestire lo stress (yoga, tecniche di meditazione e di rilassamento, pilates ecc.)





QUANDO CONTATTARE IL 118
In tutte quelle situazioni in cui può essere a rischio la tua vita o la vita di un’altra persona contatta il 118

Ti risponderà un operatore esperto.

• Rispondi con calma alle domande poste dall’operatore.
• Fornisci il tuo numero telefonico.
• Indica il luogo in cui ti trovi (comune, via, numero civico, ecc.).
• Spiega l’accaduto e riferisci ciò che osservi.
• Comunica all’operatore le condizioni della persona coinvolta: respira, risponde, ha dolore, ecc.
• Comunica se si tratta di una persona anziana, adulta, e se soffre di particolari patologie: cardiovascolari, diabete, ecc.
• Comunica con voce chiara fornendo tutte le notizie che ti verranno richieste e che l’operatore ha il compito di analizzare.
• Alla fine della conversazione, lascia libero il telefono utilizzato: la Centrale Operativa del 118 potrebbe contattarti per ulteriori chiarimenti.