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venerdì 25 febbraio 2011

Gli Uccelli




domenica 20 febbraio 2011

I Rettili



martedì 15 febbraio 2011

Anfibi

ANFIBI



giovedì 10 febbraio 2011

I Pesci




mercoledì 9 febbraio 2011

Vertebrati



Si chiamano vertebrati gli animali dotati di colonna vertebrale.

I vertebrati comprendono:
  1. pesci
  2. anfibi
  3. rettili
  4. uccelli
  5. mammiferi

domenica 6 febbraio 2011

Tenia

Il verme solitario (Taenia solium)è un parassita della famiglia dei Tenidi (Platelminti Cestodi).

Il maiale è l'ospite intermedio del parassita, il completamento del ciclo vitale avviene nell'uomo che è l'ospite definitivo.

Di solito si riscontra un solo esemplare di tenia in un individuo parassitato.



Lo Scolice
Lo scolice è l'organo di adesione terminale della tenia, è provvisto di uncini e quattro ventose che consentono l'adesione del parassita agli organi interni dell'organismo ospite.

Laboratorio 1: Bivalvi e Gasteropodi del mare Adriatico

In riva al mare alla ricerca delle conchiglie

Turritella Gasteropode piuttosto comune, dalla conchiglia allungata è ripetutamente attorcigliata a spirale, il colore variabile dal bruno giallastro pallido, al grigio, al rosato. Vive sui fondali sabbiosi e melmosi a media profondità, ove sì sposta lentamente filtrando il sedimento. E' la conchiglia di gasteropodi che si ritrova più frequentemente sulla battigia. Altezza media 5 cm.









LUMACHINA DI MARE Cyclope nerìlea, Linnaeus 1758. Gasteropode di forma singolare, caratterizzata dalla spira depressa e quasi liscia, dalla sagoma ovale e dalla base ricoperta da una callosità spessa e liscia. La colorazione, generalmente brunastra, è data da molte piccole flammule fuse tra loro, che formano delle fasce spirali di intensità diverse, spesso ricoperte da patine algali verdastre. Molto comune, vive sulla sabbia della zona litorale. Altezza media 0,7 cm.



PIEDE DI PELLICANO Aponijais pespelecani. Linnaeus 1758. Gasteropode di forma molto particolare, con espansione del labbro formata da tre digitazioni. Le espansioni non sono ugualmente sviluppate in tutti gli esemplari e tendono ad aumentare con l'età; anche il colore è variabile, dal bruno fulvo al giallo pallido, al grigio violetto; alcuni esemplari hanno l'apertura violacea. Altezza media 5 cm.
















SCAFARCA Scapharca inaequivalvis, Bruguière 1789. La scafarca è un mollusco bivalve originario dell'oceano Indopacifico, introdotto accidentalmente nell'Adriatico alla fine degli anni sessanta. Ha forma simile agli autoctoni Cardium ed è capace di resistere a basse concentrazioni di ossigeno, grazie alla presenza di un pigmento rosso simile all'emoglobina, che ne rende l'aspetto interno sanguinolento. E' comunissima. Lunghezza media 4-5 cm. La conchiglia è molto caratteristica: rettangolare, molto globosa e rigonfia..





CUORI Famiglia di molluschi bivalvi di aspetto tondeggiante, con conchiglie spesso evidentemente costolute. Le specie più comuni sono il cuore oblungo (Laevicardium oblongum). il cuore tubercolato (Anthocardia tuberculata)è  una specie molto comune e molto facile da riconoscere; presenta una certa variabilità nella colorazione, che va dal bianco uniforme a vari toni di giallo con fasce brune trasversali ha la forma molto globosa. Particolarmente abbondante è il canestrello (Cerastoderma glaucum), che forma spessi letti di conchiglie anche nelle valli salmastre. Lunghezza media 3-5 cm.








MADIA BIANCA Mactra stultorum, Linnaeus 1758. Mollusco bivalve di forma tondeggiante e di colore uniformemente bianco lucido, talvolta con qualche accenno violaceo; la forma della conchiglia non è perfettamente simmetrica, e gli umboni sono leggermente rivolti in avanti. La specie è molto comune e vive nei fondali sabbiosi fino a pochi centimetri dalla battigia. Lunghezza media 7 cm




TELLINA Tellinidae. La tellina è un mollusco bivalve marino che si distingue per la conchiglia appiattita, con valve bianco-giallastre (Tellina nitida, T. planata), bianche (T. fabula) o rosa (T. tenuis, T. pulchella, T. distorta, T. incarnata). Vivono nei fondali sabbiosi ed è possibile osservarle, parzialmente infossate nella sabbia, sui banchi emergenti durante le basse maree. Lunghezza media 2-5 cm.


















COZZA Mytilus galloprovincialis. Lamarck 1819. La cozza è un mollusco bivalve di colore nero, di forma allungata. Vive a poca profondità sulle rocce o su qualunque oggetto sommerso al quale si attacca saldamente secernendo resistenti filamenti, detti "bisso". Si nutre filtrando il nutrimento dall'acqua ed è predata da tutti i pesci che riescono a romperne la conchiglia con i denti, come fa. ad esempio, l'orata. Lunghezza media 8 cm.

CANNOLICCHIO Solen marginatus, Pulteney 1799. Mollusco bivalve di forma simile ad un tubo molto allungato, di colore giallastra. Vive in posizione verticale, infossato fino a un metro di profondità nella sabbia, tanto da essere invisibile. La sua presenza viene rivelata solo da due fori nella sabbia, da cui si affacciano le estremità dei sifoni con cui filtra l'acqua, trattenendo le particene alimentari, ed emette acqua e residui della digestione. Lunghezza media 15 cm.

VONGOLA. Veneride "Vongola" è il nome comune di alcuni molluschi bivalvi marini, in genere appartenenti alla famiglia Veneridi, che vivono sui fondali sabbiosi o fangosi dei litorali. Due specie sono molto note nei nostri fondali: la Vongola verace (Tapes ctecussafus), oggi largamente sostituita dall'esotica Tapes fìlìppinarum e la Vongola comune (Chamelea gallina), localmente detta "poveraccia". -Lunghezza media 4-8 cm.


sabato 5 febbraio 2011

Invertebrati



Gli invertebrati sono un gruppo di animali che rappresenta la stragrande maggioranza delle specie animali presenti sulla Terra.

Ma cosa significa "invertebrati"? 
Semplicemente che questi animali non hanno una colonna vertebrale come noi, essendo privi di scheletro interno osseo.

Gli invertebrati sono incredibilmente vari e si trovano in una vasta gamma di habitat, dall'acqua dolce e marina alle foreste tropicali e ai deserti. Ci sono così tante specie di invertebrati che è difficile contare quanti ne esistano, ma si stima che costituiscano oltre il 95% di tutte le specie animali conosciute!

Tra gli invertebrati, possiamo trovare gruppi come gli insetti, i molluschi, i crostacei, i vermi e molti altri ancora. 



Ogni gruppo ha le sue caratteristiche distintive e stili di vita unici.

Ad esempio, gli insetti sono il gruppo più numeroso di invertebrati e possono essere trovati in quasi ogni angolo del nostro pianeta. Alcuni esempi familiari di insetti sono le farfalle, le api, le formiche e le coccinelle. Gli insetti hanno sei zampe e possono avere ali, ma non tutti volano. Sono essenziali per l'ecosistema perché svolgono ruoli importanti come impollinatori delle piante e come decompositori.

I molluschi, invece, includono creature come le lumache, le cozze, le vongole e i polpi. La caratteristica distintiva dei molluschi è la presenza di un mantello che protegge il loro corpo e, in molti casi, una conchiglia dura. Alcuni molluschi vivono in acqua dolce, altri in mare e altri ancora sulla terraferma.

I crostacei sono un altro gruppo di invertebrati interessante. Essi includono granchi, gamberetti, aragoste e anche i piccoli crostacei che vivono nell'acqua dolce come i gamberetti d'acquario. I crostacei hanno un guscio esterno resistente chiamato carapace che protegge il loro corpo molle.

Ci sono molti altri gruppi di invertebrati affascinanti da scoprire, come i vermi, che svolgono un ruolo importante nel riciclaggio dei nutrienti nel suolo, o gli echinodermi, che includono stelle marine e ricci di mare.

Gli invertebrati svolgono ruoli vitali negli ecosistemi e ci sono ancora molti aspetti da scoprire su di loro. Gli scienziati li studiano per capire meglio la loro biologia, il loro comportamento e il loro ruolo nell'ecosistema. Spero che questa breve introduzione agli invertebrati vi abbia incuriosito e vi spinga a esplorare ulteriormente il mondo meraviglioso di queste creature straordinarie!












Regno Piante


LE FELCI
 


LE GIMNOSPERME
   



LE ANGIOSPERME 



DAL FIORE AL SEME
 

Regno Funghi

venerdì 4 febbraio 2011

Protisti Eterotrofi: Flagellati

Possiedono da uno a molti flagelli (una specie di coda), grazie ai quali si muovono.
Il Tripanosoma brucei è un  protozoo che vive in Africa centrale e passa dal corpo della mosca tse-tse al corpo dell'uomo o dei bovini dove vivono nel sangue, provocando la grave malattia del sonno che causa circa 5000 morti all'anno.
La mosca è di dimensioni all'incirca doppie rispetto a quelle di una mosca comune ed è riconoscibile per il modo in cui piega le ali a forbice quando si posa.




Protisti Eterotrofi: Sporozoi

Questi protozoi non hanno organi per il movimento. Gli sporozoi sono tutti parassiti di animali e dell'uomo, presentano tutti uno stadio vitale (sporozoita) che viene trasmesso ai nuovi ospiti attraverso la puntura di insetti. Alcune specie di Plasmodium causano la malaria.
Le zanzare trasmettono questi parassiti agli uccelli e all’uomo.
Ogni anno, soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali, circa 150 milioni di persone vengono colpite dalla malaria.
L’infezione persiste per alcuni periodi e generalmente non è mortale, a meno che la specie che l’ha provocata non sia il Plasmodium falciparum che viene trasmesso dalla femmina della zanzara Anopheles.


 zanzara Anopheles


Chi si reca in paesi con alti tassi di incidenza di malaria dovrebbe cautelarsi assumendo preventivamente farmaci antimalarici.
Le zone del mondo in cui è ancora presente la malaria sono : Africa, Asia, America latina




giovedì 3 febbraio 2011

Protisti Eterotrofi: Ameboidi


A questo gruppo appartengono le amebe; esse non possiedono rivestimenti esterni, vivono in acque ferme e nel terreno umido e alcune specie possono essere parassite.
Le amebe si trovano nella melma del fondo dei fiumi e degli stagni e sulla superficie delle foglie delle piante acquatiche.


Tanti bei Video per conoscere l'AMEBA








e in questo video puoi vedere 
come una ameba si nutre
il processo si chiama
FAGOCITOSI



Approfondiamo lo studio dell'Ameba


Nell’citoplasma sono dispersi diversi organelli: Il nucleo; I vacuoli alimentari; Il vacuolo contrattile.

L’ameba si muove grazie a pseudopodi, che significa “falsi piedi”, gli pseudopodi sono espansioni del citoplasma cellulare che permettono lo spostamento della cellula.

Quando si forma uno pseudopodo, in un punto della superficie cellulare compare una protuberanza che presto si ingrandisce perché in essa scorre del citoplasma dell’ameba. Ma subito dopo si forma un altro pseudopodo, in un punto diverso, il flusso del citoplasma prende una nuova direzione e il vecchio pseudopodo a poco a poco scompare.

Gli pseudopodi vengono utilizzati anche per introdurre le “particelle” alimentari per fagocitosi (cioè inglobamento di “particelle” da parte di una cellula).

L’ossigeno necessario alla vita di questo protista viene preso dall’acqua circostante attraverso la membrana cellulare



mercoledì 2 febbraio 2011

Laboratorio 1: Osservazione di microrganismi al microscopio ottico

Scopo dellesperienza di laboratorioOsservare organismi unicellulari eucarioti.

Materiale occorrente:
  • Microscopio ottico;
  • Vetrino;
  • Copri vetrino;
  • Coltura biologica: infuso di acqua e fieno oppure acqua stagnante di pozzanghera;
  • Pipetta di Pasteur;
Procedimento:
La coltura biologica può essere acqua stagnante di pozzanghera o un infuso di acqua e fieno preparato lasciando a riposo per alcuni giorni dellerba in acqua, sino a che non si ha intorbidamento.
In un vetrino pulito con una Pipetta di Pasteur metti delle gocce di coltura biologica.
Copri il vetrino con un copri vetrino e quindi mettilo nel portaoggetti del microscopio ottico.

Inizia ad osservare il campione con ingrandimenti diversi (Vedi scheda Osservazione al microscopio ottico).

Le tue osservazioni:
Se sei riuscito a osservare degli esseri viventi prova a rispondere alle seguenti domande:

Che forma hanno?
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Che cosa osservi dentro ai loro corpi?
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Di che cosa si nutrono?
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Sono formati da una sola cellula o da più cellule?
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Disegna cosa ha osservato:    

martedì 1 febbraio 2011

HERA: L'itinerario invisibile

Progetto HERA
classe 1E a.s. 2010-2011
L'itinerario invisibile