Le prime osservazioni con i microscopi risalgono al XVII secolo:
1) nel 1660 Leeuwenhoek fece le prime osservazioni su cellule vive;
2) verso la fine del secolo Hooke studiò gli strati della corteccia di quercia e diede il nome di “cellule” alle strutture da lui osservate.
I microscopi sono strumenti preziosi per studiare le cellule ma occorsero più di due secoli prima che gli studiosi di scienze naturali riuscissero ad andare al di là delle semplici osservazioni e comprendessero la reale importanza delle cellule per gli esseri viventi.
La formulazione di quella che viene oggi chiamata Teoria Cellulare si basa sul lavoro di tre scienziati del XIX secolo:
il botanico tedesco Matthias Jakob Schleiden (1804-1881);
lo zoologo tedesco Theodor Schwann (1810-1882);
il medico tedesco Rudolf Virchow (1821-1902).
Matthias Jakob Schleiden |
Theodor Schwann |
I risultati comparirono nel suo famoso libro “Investigazioni Microscopiche sulla Corrispondenza nelle Strutture e la Crescita di Piante e Animali”.
Shwann e Schleiden proposero quella che oggi è chiamata la teoria cellulare secondo la quale:
“ Tutti gli organismi sono costituiti da cellule”
La teoria di Schleiden e Schwann tuttavia risultava incompleta, perché non dava spiegazioni sull’origine delle cellule.
Rudolf Virchow |
“Ogni cellula si origina da un’altra cellula”
Col tempo, la famoso frase di Virchow fu universalmente accettato, anche se i dettagli del processo di divisione cellulare, e in particolare quelli della divisione del nucleo, a quel tempo non furono compresi.
La Teoria Cellulare, in definitiva, si può riassumere nei seguenti tre punti fondamentali:
1) tutti gli organismi viventi sono costituiti da una o più cellule;
2) la cellula è la più piccola unità di materia vivente in cui è organizzato un organismo;
3) tutte le cellule derivano da altre cellule preesistenti.
2) la cellula è la più piccola unità di materia vivente in cui è organizzato un organismo;
3) tutte le cellule derivano da altre cellule preesistenti.