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Aritotele |
Nel Medioevo e nel Rinascimento le
persone istruite, che erano una piccola minoranza, non avevano molto interesse
per la scienza. Si pensava che tutto ciò che c’è da conoscere sulla natura
fosse già stato scoperto da ARISTOTELE (384 a.C.- 322 a.C.) ,
il grande FILOSOFO GRECO vissuto
nel IV secolo prima di Cristo. Aristotele era stato un brillante osservatore e
classificatore dei fenomeni naturali e degli esseri viventi, ma non aveva
effettuato esperimenti per mettere alla prova le proprie intuizioni. In alcuni
casi le ipotesi di Aristotele erano sbagliate. Tuttavia esse si tramandarono
nei secoli come verità assolute, senza che nessuno osasse metterle in
discussione.
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Galileo Galilei |
Alla fine del Cinquecento però GALILEO GALILEI introdusse il METODO
SPERIMENTALE. Egli diventò così
il primo scienziato nel senso moderno del termine, e diede uno scossone alla
visione aristotelica del mondo. Nato a Pisa nel 1564, il giovane Galileo studiò medicina; ma il corpo umano non lo interessava
molto: preferiva studiare le caratteristiche e le cause del movimento degli
oggetti. Pare che un giorno, durante la Messa nel duomo di Pisa, Galileo abbia
notato un lampadario che oscillava, messo in movimento da chi aveva acceso le
candele. Da questa osservazione ricavò la legge sul movimento del pendolo.
Galileo era convinto che in caso di
caduta libera da una stessa altezza due pietre di peso diverso dovevano
impiegare lo stesso tempo per raggiungere il suolo. Aristotele però aveva detto
che gli oggetti pesanti cadono più rapidamente di quelli leggeri. Chi aveva
ragione?
Per stabilirlo ci voleva un esperimento. Secondo la leggenda, Galileo
lasciò cadere dalla torre pendente di Pisa due sfere,
una di legno e una, molto più pesante, di ferro: gli spettatori increduli
poterono verificare che le due sfere toccavano terra nello stesso istante.
Dunque tutti gli oggetti in caduta libera, qualunque sia il loro peso,
raggiungono il suolo nello stesso istante di tempo.
Se si lascia cadere a terra un martello e
una piuma, si osserva che il martello arriverà al suolo prima. Ma questo
avviene soltanto perché la piuma risente maggiormente della resistenza
dell’aria che incontra durante la caduta. Si dimostra sperimentalmente che nel
vuoto, cioè in assenza d’aria, i due oggetti raggiungono il suolo insieme.
Nel 1609 Galileo venne a sapere
dell’invenzione di uno strumento che permetteva di vedere ravvicinati oggetti
anche molto lontani. Riuscì a costruire un cannocchiale e lo usò per osservare
la Luna, il Sole, i pianeti e le stelle.
All’epoca di Galileo si sosteneva che
tutto l’universo ruotava intorno alla Terra e tutti i corpi celesti (stelle e
pianeti) avevano forma sferica e non potevano avere irregolarità (TEORIA GEOCENTRICA O TOLEMAICA).
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Disegno di Galileo
che mostra la superficie lunare |
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Niccolò Copernico 1473-1543 |
Ma nel 1543 l’astronomo polacco NICCOLÒ COPERNICO aveva proposto un modello
diverso dell’universo, nel quale la Terra e gli altri pianeti ruotano intorno
al Sole (TEORIA ELIOCENTRICA O COPERNICANA).
La Chiesa cattolica considerava il modello di copernico un’ERESIA.
Con il suo cannocchiale,
Galileo osservò che la superficie lunare ha
montagne e crateri, la Luna,
dunque, non è sferica nè perfetta.
Verso la fine del 1609, mentre concludeva le sue osservazioni della Luna
al
cannocchiale, Galileo notò quattro "stelline" vicine al pianeta
Giove. Dopo
averle osservate per diverse settimane, nel gennaio del 1610,
Galileo giunse
alla conclusione che non si trattava di stelle, ma di quattro
"lune" che
ruotano attorno a Giove, come la Luna attorno alla Terra.
Era una scoperta
rivoluzionaria, perché dimostrava che non tutti i corpi
celesti ruotano intorno
alla Terra. Galileo chiamò questi satelliti pianeti
medicei, in omaggio al
Granduca di Toscana Cosimo de’ Medici.
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Frontespizio del Sidereus Nuncius |
Sebbene l'osservazione diretta del Sole
sia molto pericolosa Galileo cominciò subito a studiare la superficie solare
utilizzando lenti oscurate e studiò le macchie solari. Il fatto che il Sole
presentasse delle irregolarità sulla sua superficie e che il suo aspetto
variasse nel tempo, era anch'esso una prova a sfavore della teoria geocentrica.
L’osservazione di Saturno al telescopio costituirono una vera sorpresa, il suo
strumento non era abbastanza potente per distinguere gli anelli, ed essi gli
apparirono come dei rigonfiamenti laterali del pianeta. Nel 1610 pubblicò i risultati di queste
osservazioni nel volumetto illustrato SIDEREUS
NUNCIUS («Il messaggero delle stelle»). Le scoperte astronomiche di
Galileo lo resero famoso, ma gli procurarono anche molti guai.
E quando Galileo sostenne la teoria di
Copernico, sulla base delle nuove osservazioni fatte con il cannocchiale,
finì sotto processo. Il 22 giugno 1633 davanti
al tribunale della Santa Inquisizione Galileo
dovette ABIURARE, cioè rinnegare
tutte le affermazioni precedenti, dichiarando di credere invece alla dottrina
della Chiesa. Ebbe così salva la vita ma fu mandato al confino in una villa di ARCETRI, vicino a Firenze. Qui passò i
suoi ultimi anni e morì nel 1642.
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La villa di Arcetri chiamata il Gioiello dove Galileo trascorse i suoi ultimi anni di vita |